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  • Immagine del redattoreVALENTINA

Cos'è il LOTUS BIRTH

Ci tengo a precisare che in questo articolo NON troverai le foto che forse immagini o meglio, quelle che google ti propone cliccando "LOTUS BIRTH" nella ricerca.


Qui troverai un racconto intimo e poco invadente.


Un reportage di fotografie scattate da una ME, che fino al giorno prima non sapeva neanche dell'esistenza di questa procedura e che, con curiosità e timore, ha deciso di mettersi alla prova.


Quindi...iniziamo!!!

Introduzione

Ho conosciuto Federica a Novembre 2020 in occasione del suo servizio fotografico a domicilio; in quell'occasione, il mio intento era quello di raccontare la sua storia, colma di emozioni, cadute e risalite, attraverso un oggetto a lei molto caro : il suo DIVANO BLU.

👉 Qui trovi l'articolo e il servizio fotografico.


In quell'occasione ho conosciuto anche la sua meravigliosa famiglia; Federica era in attesa di Anita e mi ha raccontato che il suo parto sarebbe stato particolare, cioè avrebbe partorito in CASA!


Io che di natura sono molto curiosa, ho iniziato a farle milioni di domande soprattutto quando mi ha specificato che avrebbe praticato il LOTUS BIRTH.

"Mmm...LOTUS che?"

Di cosa stavamo parlando?


Il LOTUS BIRTH è la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta.

Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall'ombelico del bambino.


La sensazione che ho provato è la stessa di quando vedi una porta semi aperta e vieni improvvisamente assalita dal desiderio irrefrenabile di spalancarla e scoprire cosa c'è dietro!


Ho iniziato a fare milioni di domande a Fede e la ringrazio, perché ha avuto la pazienza di rispondere a tutte e soprattutto mi ha permesso di vedere con, e attraverso, i miei occhi, questa procedura cosi particolare.


Non ti nascondo che all'inizio avevo un po' di perplessità e l'idea di questa placenta "vagante" mi lasciava interdetta.

Ma è stata proprio questa sensazione di curiosità, mista a timore, a spingermi a scrivere questo articolo dove ho raccolto le risposte di Federica.


Voglio precisare che, visto la serietà degli argomenti, ci limiteremo a scrivere opinioni personali SENZA dare un parere medico/scientifico.

Per quello ci saranno dei link diretti ai siti di competenza.


Le fotografie sono state scattate quando Anita aveva 4 giorni; il cordone e la placenta erano già secchi e quasi pronti per staccarsi.


👉 CURIOSITÀ: si sono staccati il giorno dopo il servizio fotografico!


Ho fatto domande a Fede riguardo questa procedura ma non solo...infatti la mia curiosità era irrefrenabile, e cosi le ho chiesto anche di più sulla sua scelta del PARTO IN CASA, del ruolo della DOULA, dell'OSTETRICA e i motivi per cui si è sentita di fare queste scelte.

👉 DOMANDE E RISPOSTE sul LOTUS BIRTH e sul PARTO IN CASA


1 / Perché hai deciso di partorire in casa e se dall'idea alla realizzazione è stato facile.


"Prima di Micol non sapevo nulla di gravidanza e bambini e quel poco che sapevo lo avevo imparato pochi mesi prima sulla mia pelle con due aborti.

La gravidanza di Micol, arrivata dopo due bimbi persi, è stata super controllata, check continui, io con il fiato sospeso e seguita dalla psicologa per l'ansia costante di perderla.

Durante la sua gravidanza ho letto tantissimi libri e mi sono informata moltissimo ma non sul parto, ero focalizzata sulla gravidanza.


Ecco che finalmente arriviamo al parto: ospedale scelto solo per la vicinanza, pochissime informazioni sul parto.


Il parto di Micol è stato un parto veloce; io sono entrata però, in connessione con tutte le mie paure e le mie ansie e non mi sono sentita accolta dal personale ospedaliero che avevo davanti.

Appena nata Micol, per motivi che ancora non mi sono chiari dopo 4 anni e mezzo, siamo state separate.

L'ho partorita all'una e rivista la sera alle 21. Da lì una catena di eventi fino ad un ricovero che ci ha tenute 8 giorni in patologia neonatale. Io neomamma spaventata, lei con me ad orari.

Insomma tutto fuorché un parto e un post parto rispettati; per curare queste ferite ci sono voluti anni.


Durante la gravidanza di Micol ho conosciuto una mamma, Sara, e il racconto del suo parto in casa, accogliente, rispettato, lento.

Così ho iniziato a leggere di più fino a scegliere il parto in casa per la nascita di Thomas.


Partorire in casa è un percorso, un percorso di informazione, consapevolezza, ascolto profondo, e fiducia. E' sicuro, molto più sicuro dell'immaginario comune e purtroppo ancora una rarità principalmente per mancanza di informazioni. "


2 / Il primo parto in casa è stato come lo immaginavi?

Quali sono state le emozioni più belle che ti hanno fatto capire che avevi fatto la scelta giusta, rinunciando all'ospedale.

"Non c'è stata una rinuncia nel mio caso ma una conquista.

Non c'è giusto o sbagliato tra partorire in casa o in ospedale: si tratta davvero di una questione di ascolto e scelte consapevoli.

E' giusto che la donna possa permettersi di scegliere dove partorire e che possa scegliere dove maggiormente si sente al sicuro. Di fatto il parto stesso è una questione che ci riporta molto al nostro essere mammiferi prima di ogni cosa e sentirsi al sicuro e protette scatena una delle reazioni ormonali che più facilitano il parto.


Il parto di Thomas è stato il mio primo parto in casa.

Immaginavo delle ipotesi, avevo un piano A perfetto, un piano B e un piano C. Poi tutto è stato ancora meglio di come lo avessi immaginato perché mia figlia Micol di 2 anni era con noi e ho un ricordo meraviglioso di lei che mi tiene la mano nelle ultime contrazioni e io che vocalizzo per far nascere suo fratello.

Il parto di Anita invece è stato molto diverso dagli altri due parti, nonostante fossimo in casa. Molto meno 'romantico', più animalesco."



3 / Il Lotus Birth ti è stato consigliato?

Lo hai potuto valutare solo perché hai partorito a casa o potevi conservare la placenta anche se partorivi all'ospedale?

" In ospedale la placenta è considerata un rifiuto biologico, sono rarissimi gli ospedali in cui è permesso il mini lotus o il lotus completo.

Anche nei parti in casa, non sempre la mamma sceglie questa modalità: implica pazienza e moltissima cura nel maneggiare il bambino il cui cordone non viene mai tagliato, ma si attende che si stacchi dall'ombelico naturalmente quando placenta e bambino sono pronti a separarsi.

Ci possono volere dai 3 ai 10 giorni. "


4 / In cosa consiste e quali sono i benefici?

In Italia è poco conosciuto...a chi ti sei rivolta per avere più informazioni?

" Trovate tutto sul sito http://www.lotusbirth.it/. Uno dei libri che mi ha accompagnata in questa scelta è questo: https://www.amazon.it/placenta-dimenticato-nascere-proprio-bambino/dp/8828506830/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=placenta+il+chakra&qid=1612950456&s=digital-text&sr=1-1

E sicuramente il supporto delle mie ostetriche e della mia doula è stato fondamentale." 5 / Quando hai deciso di voler aderire al Lotus Birth, avevi alcuni timori iniziali? È stato più facile di come immaginavi?


Durante la gravidanza di Thomas mi sono informata molto sulla placenta, sul suo significato simbolico ed energetico e sulle sue infinite proprietà ma non avevo davvero scelto di praticare il lotus.

Era una delle possibilità.

Quando ho visto Thomas e la sua placenta uniti erano così perfetti che non potevo separarli. Lo stesso per Anita."


6 / La pratica di cambio con il sale e i fiori, te l'hanno insegnata o sei autodidatta? È stato facile imparare?


" Al primo parto in casa mi sono fatta guidare completamente dalle mie ostetriche e dalla mia doula.

Io osservavo, anche con un certo timore nel maneggiarla, ma seguivo tutte le pratiche di cura.


Questa volta, per la nascita di Anita, ho lasciato che se ne occupassero loro i primi 2 giorni osservando, e poi ho iniziato a prendere coraggio e a farlo io i restanti.

La parte più difficile è la gestione del bimbo e dell'allattamento: implica molta lentezza in ogni movimento e il prediligere sicuramente le posizioni seduta o sdraiata.


E' stato possibile perché mio marito si è occupato, entrambe le volte, dei nostri bimbi più grandi nel tempo del lotus, anche di notte."


7 / . La scelta di figure professionali speciali con cui condividere questo percorso è importante...la tua ostetrica e la tua doula ti hanno sostenuto. In cosa si differenzia il loro ruolo?

" La scelta di chi ti accompagnerà al parto é la parte fondamentale.

Il percorso inizia in gravidanza e termina nel post parto (dopo i primi 40 giorni e oltre se serve).

La doula e l'ostetrica sono due figure di accompagnamento alla maternità diverse, la prima molto poco conosciuta ancora ed è un peccato!

https://www.mondo-doula.it/il-lavoro-della-doula/ "

Federica ha risposto a tutte le mie domande con una chiarezza impressionante!


Alla fine mi ha mandato anche due link interessanti che vi allego qui sotto.

👉 Una raccolta di racconti di parti in casa

https://www.amazon.it/Parto-nasco-casa-accoglienza-consapevoli-ebook/dp/B071FPJ2GR


https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__lotus_birth_il_parto_integrale.php?pn=6602

Io mi sono appassionata all'argomento e scrivere questo articolo mi ha davvero emozionato!

Per me la fotografia non è "solo un lavoro".

È un mezzo di comunicazione, di espressione, di informazione.

Fotografare è per me essenziale e tutto quello che apprendo DEVE passare dagli occhi.


Scattare queste fotografie è stata un esperienza indimenticabile; non facile, perché arrivata li non sapevo cosa aspettarmi ma soprattutto ero davvero emozionata, quindi mantenere la concentrazione è stata dura.


Per ovvie ragioni, dovute alla presenza del cordone ombelicale, abbiamo dovuto fare molta attenzione e i movimenti sono stati delicati e molto naturali.

Mi sono adattata completamente alla situazione e ho semplicemente OSSERVATO.


Ho avuto anche un assistente a quattro zampe...

Ovviamente non ho potuto fare a meno di fotografare anche la splendida famiglia di FEDERICA!

Finalmente al completo!


Inutile dirti che è stata un impresa veramente movimentata! Ma meglio cosi! Adoro la loro energia!



FINE!!!


Mi ero ripromessa di essere breve ma un argomento cosi merita il suo SPAZIO!


Lo hai trovato interessante?

Ti sono piaciute le fotografie?

Aspetto un tuo parere!




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